News 08 2015 Non è concesso sigillare l’acqua potabile trattata al ristorante

10 Febbraio 2017

LA NORMATIVA NON CONSENTE DI SERVIRE AI TAVOLI ACQUA POTABILE TRATTATA IN BOTTIGLIE SIGILLATE

Nelle linee guida del marzo 2015 a complemento del DM 25 del 2012 nel capitolo 2 sulle Raccomandazioni per il Consumatore vi è un importante paragrafo sulla conservazione dell’acqua potabile trattata:   Informazioni su eventuale conservazione dell’acqua trattata destinata a consumo umano. (2.4.2.10.)

 Il paragrafo nasce dall’esigenza di indicare la consumatore finale la corretta prassi per la conservazione dell’acqua potabile trattata, sia essa prelevata ai chioschi-casette dell’acqua, sia essa prodotta da un impianto domestico, caraffa o sistema filtrante connesso alla rete idrica.

Il punto finale è però rivolto ai professionisti che operano nella ristorazione.  Probabilmente è inserito nella sezione rivolta ala consumatore per organicità del tema trattato (per come sono organizzate le linee guida la sua collocazione sarebbe stata nella parte terza)

 Questo il punto:

 Nel caso l’acqua sia servita in locali pubblici, l’acqua eventualmente rimasta deve essere sempre scartata e il contenitore sanificato. Per questo motivo non è consentito il sigillo dei contenitori d’acqua e la loro conservazione (assenza di tracciabilità e prolungata conservazione). Per facilitare la pulizia dei contenitori, è bene che questi abbiano una bocca larga così da rendere più efficace e facile il lavaggio effettuato con macchine o manualmente. Analoghe considerazioni valgono per i bicchieri. In ogni caso deve essere evitata qualsiasi ambiguità sulla natura dell’acqua servita con altre tipologie commerciali di acque adottando le diciture previste dalla normativa”  Linee Guida al Dm 25 maggio 2015.

Sicuramente, anche di fronte a questo pronunciamento chiaro e perentorio, ci saranno obiezioni. E’ una questione che si trascina da anni.  E’ comprensibile l’opportunità  commerciale di facilitare la vendita di acqua somigliante alle acqua confezionate, ma nello stesso tempo deve essere anche comprensibile il rischio di andare a pestare i piedi su di un campo minato come e quello delle acque minerali. Le linee guida non hanno valore di legge e non presentano un apparato sanzionatorio, ciò non toglie che servono da guida anche per gli organi di controllo…..