Terminologia introdotta dal DLgs18-2023

3 Aprile 2023
nuove parole

Il Decreto DLgs 18 del 2023 formalizza una serie di termini e figure che concorrono alla gestione della risorsa idropotabile. La Direttiva Europea 2084 aveva di fatto già rese noti questi termini e figure professionali, in questi anni il lavoro del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità ha permesso di renderli via via familiari agli adetti al settore.

La valutazione del rischio come azione pro-attiva per goverare la qualità dell’acqua

L’impostazione del nuovo decreto è basata sulla valutazione e gestione del rischio di tutta la filiera idropotabile. Anche se valori e parametri si avvicinano o sono del tutto identici di fatto vi è una rivoluzione non da poco nell’approccio al tema di come garantire acqua sana per la popolazione.

GIDI Gestore Idrico Distribuzione InternaIl proprietario, il titolare, l’amministratore, il direttore o qualsiasi soggetto, anche se delegato o appaltato, che sia responsabile del sistema idropotabile di
distribuzione interno ai locali pubblici e privati, collocato fra il punto di consegna e il punto d’uso dell’acqua
.”

Nota 1: da non confondere con il Gestore Servizio Idrico intergato ( si occupa della rete a monte del contatore principale)

Nota 2: in particolari condizioni, edifici prioritari di classe C -parte 2- dove presente, l’OSA può sostituirlo

Edifici PrioritariGli immobili di grandi dimensioni, ad uso diverso dal domestico, o parti di detti edifici, in particolare per uso pubblico, con numerosi utenti potenzialmente esposti ai rischi connessi all’acqua.

Gli edifici prioritari sono divisi in 4 classi, edifici condominiali e privati non rientrano nella definizione di prioritari. Per la classe A ( strutture socio-sanitarie) è necessario il PSA mentre per le restanti classi è richiesto un piano di autocontrollo gestito dal GIDI attraverso i manuali di corretta prassi Igenica

PSA Piani di sicurezza dell’acqua “Il piano attraverso il quale è definita e implementata l’analisi di rischio della filieraidropotabile, articolata in valutazione, gestione del rischio, comunicazione e azioni a queste correlate”

I PSA devono essere approvati dal CenSia, (Centro nazionale per la sicurezza delle acque presso ISS) sono il frutto di un team di lavoro multidisciplinare governati da un Team Leader. Potrebbe essere richiesta la nostra collabrorazione nel team se è prevista l’installazione di erogatori all’interno di strutture socio-sanitarie con regime di ricovero.

In divenire

ReMaF: Reagenti e Materiali filtranti Si tratta di tutti i materiali utilizzati per il trattamento del’acqua, siano resine a scambio ionico, che materiale adsorbente, membrane etc.. in futuro (2036) dovranno essere autorizzati preventivamente dal Censia per la messa in commercio. Attendendo la fatidica data, non vengono meno le norme sulla qualità dei materiali (dm174-2004 e per il nostro settore il DM 25/2012)