Acqua potabile e Corona Virus

24 Febbraio 2020

Precisiamo subito: il Virus non si diffonde attraverso la rete idrica, al momento non c’è nessuna indicazione in tal senso da parte delle autorità sanitarie.

Questa fobia sul Corona Virus, che rasenta l’isteria di massa, può servire a ricordare alcuni punti fondamentali riguardanti l’acqua potabile e il rischio di epidemia idro-diffusa.

L’acqua è un elemento naturale da cui è nata la vita sulla terra. L’acqua è un incubatore fertilissimo per lo sviluppo di organismi complessi e non.  Le terribili epidemie che si sono abbattute sull’umanità sono state debellate grazie alla profilassi e al miglioramento delle condizioni igieniche. Il controllo e gestione della risorsa idrica ha drasticamente abbattuto se non eliminato le pandemie dei secoli passati.

Drastico è stato il calo delle epidemie con l’applicazione di sistemi di clorazione e disinfezione dell’acqua di rete.  Il grafico qui a seguire indica il crollo delle epidemie di tifo negli USA con l’introduzione della disinfezione dell’acqua di rete:

 

 

La dimensione dei Virus

La presenza di microrganismi nell’acqua è di diversa natura: principalmente Alghe, Cisti, Batteri,Virus. Li abbiamo volutamente elencati in ordine di dimensione decrescente.  I virus sono i più piccoli e hanno una dimensione sub micronica, dell’ordine poco superiore al miliardesimo di metro. Questo significa che i virus, compreso il famigerato Corona Virus, non possono essere fermati da barriere meccaniche. Anche l’osmosi inversa,  la cui membrana, vista la porosità nell’ordine di 20 nano metri, in teoria avrebbe la capacità di fermare i virus, non garantisce la sterilità dell’acqua.  Infatti in parecchi impianti, soprattutto quelli di natura domestica, l’accoppiamento tra membrana e vessel è gestito da tenute  tipo O.Ring la cui efficacia come barriera per batteri e Virus è praticamente nulla.  E’ possibile l’utilizzo di membrane osmostiche per ottenere acqua sterile, a patto che le tenute siano stagne (saldature…)

I sistemi a membrana cava, così come la microfiltrazione sono del tutto inefficienti contro il rischio di contaminazione virale: devono essere obbligatoriamente associati a debatterizzatori a raggi UV, di cui parliamo poco più avanti.

Per fermare i Virus, a livello di trattamento acqua, le soluzioni principali sono due: clorazione o debatterizzatori a raggi UV

La clorazione è sicuramente efficace, ma il limite è di rendere l’acqua poco piacevole al gusto,  la quantità di prodotto, sia esso ipocolorito, biossido o gas Cloro che deve essere sufficiente a distruggere i microrganismi esistenti, presenta diversi punti deboli. La quantità necessaria sarebbe decisamente superiore al livello presente normalmente nell’acqua di rete. Infatti la cloro-copertura degli acquedottiè studiata per impedire lo sviluppo e la crescita di microrganismi, non per debellarli.  Quindi se dovessimo intervenire con una clorazione di abbattimento, dovremmo poi pensare alla sua rimozione con filtri appositi, le quantità di prodotto sanificante sarebbero decisamente  elevate per poter destinare l’acqua al consumo umano (attenzione ai sottoprodotti di disinfezione).

L’utilizzo di debatterizzatori è efficace contro i virus e quindi anche contro il Corona Virus, sempre che sia presente nell’acqua di rete, con una dose UV sufficiente.  La dose è data dal tempo di contatto e la potenza emessa dalla luce UV, per unità di superficie. I debatterizzatori sono generalmente definiti in funzione di una portata, tale che la dose sia sempre superiore a quanto richiesto.  Sul nostro blog è presente un articolo specifico sulla disinfezione a mezzo dei debatterizzatori UV

Questo breve scritto, non ha lo scopo di contribuire al clamore, ma al contrario a riportare le persone con i piedi per terra. Per ragionare sull’utilizzo corretto delle tecnologie quando e come, se necessario.  Il corona Virus NON si trasmette attraverso la rete idrica, e i virus si possono fermare con un’adeguata tecnologia.