Crisi idrica, opportunità per il trattamento dell’acqua potabile
Sono mesi che non piove, la siccità porta problemi ovunque, nella natura , nell’agricoltura, nella vita umana e anche nell’acqua potabile.
La carenza d’acqua comporta un peggioramento della qualità dell’acqua potabile erogata al punto d’uso. Le risorse idriche quando scarseggiano sono costrette ad accedere risorse di qualità inferiori e l’acqua del rubinetto ne risente. Precisiamo, l’acqua è sempre potabile, ma è la sua qualità e soprattutto quella organolettica che diminuisce.
Come la siccità influisce sulla qualità dell’acqua potabile
La carenza idrica porta a necessità di captazioni dove il livello di falda si abbassa, con una crescita della torbidità e del limo presente.
La carenza idrica porta all’utilizzo di risorse idriche che necessitano di una maggiore clorazione, da qui il fenomeno di un’acqua poco piacevole al palato, e alla formazione di sottoprodotti di disinfezione
La carenza idrica associata alle alte temperature portano ad una crescita algale, che si percepisce con l’odore di stantio. Altro non è che una influorescenza algale con la presenza di cianobatteri, innocui, ma produttori di geosmina
Il trattamento al punto d’uso può migliorare sensibilmente la qualità organolettica dell’acqua di casa
I sistemi di filtrazione meccanici a membrana fine, come ad esempio i filtri pre coat a 0,5 micron, fermano gran parte del limo e nello stesso tempo non sono soggetti ad intasamento.
I filtri a candela carbon block, patiscono parecchio il limo presente nelle acque estive e soprattutto in periodo di siccità. Quelli dichiarati 0,5 micron se non si intasano, in presenza di limo, è perchè il fabbricante dichiara quello che gli vien comodo, tanto nessuno controlla… Per esperienza diretta, con filtri a carbon block, in presenza di limo l’occluione è rapida e certa. In passato abbiamo fatto una prova con filtri Made in USA dichiarati 1 micron… un disastro, si occludevano rapidamente.
I filtri a carbone sono ottimi per la rimozione del cloro e dei suoi composti.
La rimozione dei cianobatteri, dese essere associata ad una azione, ca va sans dire, antibatterica, l’utilizzo di filtri argentizzati è fortemente consigliata.
Osmosi inversa e carenza idrica
La riduzione delle risorse d’acqua disponibile, potrebbero mettere in cattiva luce l’utilizzo di un sistema che deve scartare acqua per produrre acqua trattata. Ma in fin dei conti è un falso problema, i moderni impianti a produzione diretta, hanno una rateo di scarto 1 a 2/3 ossia per ogni litro di acqua osmostizzata si scartano da 2 a tre litri, il che non è certo un gran danno nell’economia domestica nell’utilizzo della risorsa idrica.
Anche l’osmosi è un ottimo sistema di filtrazione che in alcuni casi è addirittura necessario per avere un’acqua da bere buona e sana.
Il raffreddamento ad acqua
Un caso leggermente diverso sono gli erogatori d’acqua fredda e frizzante con il circuito frigo raffreddato ad acqua. Sono sistemi generalmente utilizzati quando il sottolavello è angusto è il circuito frigo non respira. Questi sistemi molto efficienti nei periodi freddi tendono in estate ad essere dei grandi consumatori d’acqua in quanto l’acqua di raffreddamento entra a temperature già elevate e quindi aumenta notevolmente la quantità d’acqua consumata. ( in alcuni casi limite abbiamo misurato un consumo giornaliero di oltre 150 litri giorno di acqua solo per il raffreddamento). In questi casi è bene valutare il tema dei tradizionali sistemi ad aria, magari quelli evoluti con condensatore statico, silenziosi e con basso riscaldamento
Riscaldamento globale e distruzione ambientale: ridurre i consumi inutili ridurre le produzioni inutili
L’utilizzo dell’acqua a Km zero, anche se un piccolo passo è un contributo all’ambiente, significa meno produzione, meno inquinamento, meno riscaldamento globale. Utilizzare sistemi di trattamento al punto d’uso per migliorare la qualità dell’acqua di casa, aiuta due volte. Si beve meglio e si consuma meno, tutto a vantaggio del pianeta