LA DUREZZA DELL’ACQUA
INFORMAZIONI GENERALI
Con il termine “durezza” viene tradizionalmente indicata la misura della capacità di un’acqua di reagire con il sapone (un’acqua con un elevato grado di durezza richiede una maggiore quantità di sapone per produrre schiuma) ed è determinata dal contenuto di sali di calcio e magnesio, presenti in forma di carbonati, bicarbonati, solfati, cloruri e nitrati, in funzione dell’origine superficiale o profonda delle acque e della geologia dell’area di captazione.
La durezza si misura in gradi francesi (°F), dove un grado rappresenta 10 mg di carbonato di calcio (CaCO3) per litro di acqua.
FONTI DI CONTAMINAZIONE E VIE DI ESPOSIZIONE PER L’UOMO
Nelle acque naturali, in particolare in quelle sotterranee, sono generalmente riscontrabili concentrazioni di calcio superiori a 100 mg/L; il magnesio invece è presente in concentrazioni minori (generalmente fino ad un massimo di 50 mg/L). Gli alimenti rappresentano la principale fonte della dieta di assunzione di calcio e magnesio; i prodotti lattiero-caseari coprono il 50% dell’assunzione di calcio dalla dieta; anche i legumi contengono elevate quantità di calcio, ma in concentrazioni minori. Per quanto riguarda il magnesio esso è presente nei prodotti lattiero caseari, nei vegetali, nei cereali, nella frutta e nelle noci.
I livelli raccomandati di assunzione attraverso la dieta sono di circa 500 mg di calcio al giorno e 200-300 mg di magnesio al giorno.
Numerosi studi condotti a livello mondiale, fin dagli anni ’60, hanno riscontrato una significativa incidenza di malattie cardiovascolari in popolazioni servite da acque potabili con ridotti contenuti di calcio e magnesio. Ricerche condotte in seguito, anche utilizzando moderne metodologie epidemiologiche, in differenti periodi, aree geografiche e popolazioni, hanno ribadito l’esistenza di tali patologie.
La correlazione tra elevate assunzioni di calcio e insorgenza di calcolosi renale o biliare, invece, si è dimostrata del tutto infondata.
VALORE DI PARAMETRO
Nel Dlgs 18/2023 il parametro “durezza” è inserito nella tabella C2 “Parametri indicatori raccomandati per acque sottoposte a trattamento di desalinizzazione e addolcimento impiegati nell’ambito dei sistemi di gestione idro-potabili, nel medio-lungo periodo”.
Tali parametri sono: | |
– Solidi disciolti totali: | ≥ 100 mg/l |
– Durezza totale: | ≥ 15 °F |
– Calcio: | ≥ 30 mg/l |
– Magnesio: | ≥ 10 mg/l |
Ciascun valore parametrico si applica alle medie mensili o trimestrali e non dovrebbe essere superato (o meglio, non dovrebbe essere più basso) in un numero maggiore del 25% dei dati analitici derivanti dai controlli effettuati nel periodo di un anno. Nel caso di non conformità dei suddetti valori di parametro, l’adozione di provvedimenti correttivi è comunque subordinata alla evidenza di rischio per la salute umana, associata alla contingenza.
Questi valori devono essere assicurati mediante adeguata miscelazione con acque destinate a consumo umano di diversa origine o adeguati trattamenti di remineralizzazione, e non sono applicati ad acque sottoposte a trattamenti a valle del punto di consegna.
CONCLUSIONI
Tenendo presente che i parametri indicatori rappresentano uno strumento importante per verificare il funzionamento degli impianti e valutare la qualità dell’acqua affinché questa possa essere consumata da chiunque, in condizioni di sicurezza, nell’intero arco della vita, quando le acque destinate al consumo umano sono ricavate da un trattamento che le demineralizza o addolcisce significativamente, è “raccomandato” aggiungere sali di calcio e di magnesio per correggerne la durezza.
Con la miscelazione o la re-mineralizzazione si riduce il potenziale impatto sulla salute, nonché la corrosività e l’aggressività dell’acqua e se ne migliora il sapore.
Il Dlgs 18/2023 indirizza questa raccomandazione ai gestori dei servizi acquedottistici, in particolare quando viene effettuata la desalinizzazione dell’acqua di mare, ma le considerazioni che ispirano questo principio di precauzione dovrebbero essere utilizzate anche ai fini della scelta dei trattamenti da effettuare a valle del punto di consegna, per es. negli addolcitori condominiali, nonché al punto d’uso.
Dott.ssa Rossella Colagrossi
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