Quando il sindaco dichiara l’acqua non potabile…

17 Luglio 2025

Come comportarsi con il trattamento al punto d’uso

Perchè l’acqua viene dichiarata non potabile

La contaminazione è determinata dal superamento del valore di parametro di una qualunque sostanza pericolosa per la salute umana, sia tra quelle elencate nell’Allegato I, parti A, B e D, del Dlgs 18/2023, che rappresentano i requisiti minimi obbligatori, sia tra i parametri supplementari eventualmente fissati ai sensi dell’art. 12, comma 13, siano essi chimici o microbiologici. 

L’azienda sanitaria comunica immediatamente l’inquinamento al Sindaco del Comune interessato e, quest’ultimo emana un’ordinanza di non potabilità.  

I dispositivi di trattamento al punto d’uso

I dispositivi di trattamento dell’acqua potabile installati al punto d’uso sono disciplinati dal DM n. 25/2012, Disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell’acqua destinata al consumo umano.

Questo significa che nel caso l’acqua non sia potabile, in quanto non conforme ai requisiti di cui al Dlgs 18/2023, quanto è disciplinato dal DM 25/2012 non è applicabile, questi dispositivi di trattamento non sono autorizzati in quanto non in grado di garantire le prestazioni dichiarate dal produttore.

L’impianto di trattamento dell’acqua installato al punto d’uso è progettato per migliorare le caratteristiche dell’acqua misurando i singoli parametri al valore limite previsto dalla normativa; perciò, una quantità o concentrazione di un qualsiasi parametro superiore a questo limite altera la funzionalità dell’impianto.

Esempi

Ad esempio nel caso di acqua  torbida o si ha, in un primo momento, un intasamento del filtro, con la netta riduzione della sua capacità filtrante, e, di seguito, il rilascio improvviso dell’eccesso del parametro inquinante con grave pericolo sanitario.

Un altro caso recente riguarda il comportamento con l’arsenico che, trattenuto in grandi quantità da un filtro non specifico, veniva poi  rilasciato massivamente nell’acqua in una fase successiva.

Ancora più complicato è il caso del superamento di un parametro microbiologico, fatto tra l’altro, molto frequente in estate. I parametri che possono dar luogo a superamento sono l’Escherichia coli e gli enterococchi intestinali nei cui confronti l’impianto di trattamento dell’acqua non è stato proprio testato perché normalmente il valore di questi parametri è 0.

È vero che il filtro ha spesso anche una componente antibatterica ma questa non è la sua principale attività che, anzi, è quella di adsorbire il cloro ancora presente e i metaboliti della disinfezione. Perciò l’acqua filtrata è in una condizione ancor più favorevole alla proliferazione batterica con gravissimo rischio per la salute. L’azione dell’eventuale lampada UV, e non garantisce assolutamente di risolvere il problema. Non vi è una validazione sulla sua efficacia su di un’acqua dichiarata non potabile, il suo funzionamento in base alla dose di UVC è teorico in quanto riferito ad una acqua chiariifcata.

Come comportarsi con sistemi di trattamento al punto d’uso

Pertanto, quando si verifica un caso di non potabilità dell’acqua distribuita dalla rete acquedottistica pubblica, gli impianti di trattamento al punto d’uso devono essere fermati e il loro ripristino potrà essere effettuato, previa sanificazione, cambio filtri, ecc., solo dopo la comunicazione ufficiale del sindaco di certificata potabilità. Ovviamente questo problema è dell’OSA, nelle imprese alimentari, o del GIDI nelle altre tipologie di edifici, ma è un buon servizio se il tecnico manutentore si fa carico di informare i propri clienti delle situazioni che possono verificarsi con eventi meteorologici eccezionali o episodi di gravi danni infrastrutturali nelle vicinanze, ecc.

Postilla non polemica

Per chi ha venduto l’impianto sotto la voce depuratore o peggio ancora potabilizzatore, il problema può diventare serio, perchè bisogna spiegare che non si tratta di un depurattore ne tanto meno di un potabilizzatore, mi di un normale, classico ed utile sistema di trattamento al punto d’uso che lavora su acqua già potabile.

Con il contributo di Rossella Colagrossi Roma colagrossirossella@gmail.com