Trattamento acqua e MOCA, la zona grigia
Il trattamento dell’acqua potabile e il MOCA un aromento non facile da inquadrare nel complesso sistema delle leggi italiane.
Dalla fonte fino al rubinetto in cui sgorga il prezioso alimento l’acqua è da considerarsi acqua potabile governata da un apparato normativo ben preciso. Anche se è a tutti gli effetti un alimento, non segue la normativa alimentare propriamente detta
I materiali a contatto conl’acqua potabile NON sono da considerarsi MOCA, ma devono rispondere alle norme specifiche Il DM174 2004 e il DLgs18 del 2023 e successivi.
In breve cosa dice il MOCA
Il MOCA, Regolamento (CE) n 1935/2004, prevede che per tutti i materiali a contatto con gli alimenti, non rechino danno al prodotto e che sugli imballaggi sia prevista una corretta etichettatura contenente origine, produttore e lotti di produzione e la relativa tracciabilità.
Con l’uscita dal rubinetto, terminata la fase distributiva, d’ora in avanti l’acqua potabile risponde alla normativa MOCA.
Il tubo, il rubinetto, un addolcitore, una valvola NON rispondono alla normativa MOCA, mentre la bottiglia, la caraffa, la borraccia che sono a valle dell’erogazione sono a tutti gli effetti soggeti alla regolamentazione MOCA. Quindi tutto il trattamento dell’acqua potabile non risponde al MOCA
La ratio della legge
Il ragionamento di fondo che sta alla base di questa separazione normativa consiste nell’impossibilità di tracciare un lotto di produzione di acqua, e quindi se questo non è possibile ne consegue che avrebbe poco senso traccciarne il suo contenitore.
Resta il fatto che il trattamento al punto d’uso è nel suo piccolo una trasformazione dell’alimento e che andrebbe gestito quindi con alimento… in questa doppia veste si rischia di avere le vertigini. E’ in effetti una Zona Grigia che viene superata con il DM 25 del 2012 che raccorda settori che dicono la stessa cosa ma da punti di vista diversi.
Con la fine del DM174 nel 2026 è prevista una fase di transizione, in cui cambieranno parecchi aspetti della normativa vigente, ma rimarrà sempre la distinzione tra l’acqua potabile sino all’uscita del rubinetto per diventare poi alimento. Anzi all’articolo 5 del DL 18 del 2023 è chiarito in maniera esplicita che gli impianti delle casette dell’acqua rientrano nei materiali a contatto con l’acqua potabile e non con il MOCA
Attenzione ! la gestione della CO2 e del materiale a contatto, riduttori di pressione e bombole, rientrano nel MOCA