Materiali a contatto con l’acqua potabile, verso un unico mercato europeo

10 Novembre 2025

LE NOVITÀ DEL Dlgs 102/2025: Materiali a contatto con l’acqua destinata al consumo umano

Le novità introdotte dal Dlgs 102/2025 sono tante e molto significative per chi opera nel modo del trattamento acqua. Tra queste c’è il nuovo assetto normativo per i materiali a contatto con l’acqua destinata al consumo umano.
L’obiettivo principale di questo nuovo assetto è quello di creare un’armonizzazione tra le legislazioni dei singoli paesi membri dell’Unione Europea che, ad oggi, sono invece molto differenti tra loro. La mancata armonizzazione comporta infatti che i produttori devono ottenere autorizzazioni al commercio dei propri prodotti con procedure delle singole nazioni che si basano su principi giuridici, e prerogative tecnico-scientifiche, differenti. Questo comporta tempi lunghi, aumento dei costi di produzione e ostacola
la libera circolazione delle merci, nonostante i requisiti minimi di qualità dell’acqua siano i medesimi in tutti gli stati membri. Il regolamento 371 del 2024 è un esempio dell’approccio convergente

Qualità dei materiali a contatto con l’acqua potabile

La natura dei materiali che entrano a contatto con le acque destinate al consumo umano può avere un impatto sulla qualità dell’acqua stessa attraverso la migrazione di sostanze potenzialmente nocive, aumentando la crescita microbica o alterandone il colore, l’odore, il sapore o la torbidità. Inoltre, non devono causare il rilascio nell’acqua di contaminanti in livelli superiori a quelli necessari allo scopo previsto per quel materiale.

Fattori che influiscono sul contatto tra acqua potabile e materiali

La contaminazione dell’acqua da parte dei materiali è fortemente legata a:
– Tempi di contatto per permanenza dell’acqua (aumento delle concentrazioni delle sostanze rilasciate e della crescita microbica);
– Velocità del flusso dell’acqua (con apporto di ossigeno con innesco di reazioni chimiche);
– Temperatura dell’acqua (velocità delle reazioni, solubilità dell’ossigeno e di altre sostanze, quali il carbonato di calcio capaci di formare uno strato protettivo sulle
tubazioni);
– Caratteristiche chimiche dell’acqua (ad es. acque con bassi livelli di minerali disciolti possono essere corrosive; acque con elevati livelli di durezza possono causare un aumento delle incrostazioni; acque con presenza di disinfettanti che possono reagire con i materiali).

La strada seguita per armonizzare a livello europeo i materiali a contatto con l’acqua potabile

Per armonizzare le norme relative ai materiali a contatto con l’acqua è stato necessario fissare un primo elenco positivo di sostanze di partenza, composizioni e componenti, metodi e procedure per l’inserimento delle sostanze di partenza, nonché le procedure e i metodi per testare e accettare i materiali finali utilizzati in un prodotto costituito da combinazioni di sostanze di partenza, composizioni o componenti.

Rossella Colagrossi Viale Alessandro Magno, n. 251 – 00124 Roma