Compensatore e acqua frizzante: quando è perché è necessario utilizzarlo
Un tema ricorrente per chi installa erogatori d’acqua frizzante è la richiesta da parte del cliente esigente di avere un elevato livello di gasatura associato ad un tipo di bolla che soddisfi il palato.
Tanti sono i fattori che influenzano il livello di gasatura ed il perlage dell’acqua frizzante, non è scopo di questo breve articolo fare un ampio trattato, ci vorrebbero decine e decine di pagine, ci soffermiamo sulla necessità di mantenere elevata gasatura e perlage dopo la carbonazione, ossia la saturazione dell’acqua con anidride carbonica. I gruppi che producono acqua frizzante possono lavorare a freddo o a caldo, il cuore è comunque dato da un saturatore ed una pompa di spinta.
L’uscita dell’acqua frizzante dal saturatore è il suo trasporto al punto di erogazione è un elemento critico che se non correttamente gestito riduce i livelli di gasatura raggiunti all’interno della camera di saturazione. Principalmente i fattori sono legati alla variazione di temperatura soprattutto per gli impianti sotto banco, alla regime turbolento all’interno della condotta, o alla variazione di pressione con espansione e quindi separazione tra Co2 e acqua.
Come evitare il deterioramento del livello di gasatura?
Esiste un componente abbastanza semplice che regola il flusso riducendo la turbolenza e nello stesso tempo creando una giusta contro pressione che evita l’espansione dell’acqua frizzante all’interno del saturatore: il compensatore
Il compensatore è un accoppiamento conico che ha lo scopo di frenare “dolcemente” il flusso dell’acqua, senza creare turbolenze aggiuntive. Se utilizzassimo semplicemente un normale regolatore di flusso, o una valvolina di intercettazione, abbiamo il grave inconveniente che si creano zone di depressione, micro vortici e turbolenze che deteriorano la qualità della gasatura.
Il compensatore deve essere posizionato il più vicino possibile al punto di erogazione. Se l’impianto è sottobanco, è la colonna o rubinetto di erogazione è sprovvisto di un suo proprio sistema di compensazione, consigliamo di installare il compensatore il più vicino possibile all’ingresso del rubinetto/colonna.
Un sistema alternativo all’utilizzo del componente compensatore è il capillare, ossia un tubo abbastanza lungo di diametro interno piccolo, generalmente 2/3 mm, che frena e regolarizza il moto. Su alcuni nostri impianti montiamo il tubo da 4 mm della John Guest (l’attrito viscoso produce una contro pressione, superiore all’aumento della velocità dovuta alla riduzione di sezione e conseguente riduzione della pressione).