GWP ed erogatori acqua
Nel precedente articolo sui CMA abbiamo accenato al tema del GWP (global warming potential) per gli erogatori d’acqua da collegare alla rete idrica. Le normative in questioni negli ulti anni hanno avuto forti accelerazioni seguite stop improssivi.
I gas utilizzati nei circuiti frigo hanno un indice, GWP che ne defisice la loro caratteristica nel contribuire o meno a all’effetto serra, e qundi al riscaldamento globale del pianeta.
La C02 è presa come riferimento con il valore 1, metri gli altri gas hanno un valore calcolato sull’impatto che hanno nell’arco temporale sino a 100 anni.
Per tutti i circuiti frigo – compresi gli erogatori acqua– è definita una soglia max di 150, ossia dal 2025 in Europa non si potranno pù utilizzare gas refigerante all’interno dei circuiti frigo con GWP superiore a 150.
Un ritardo dovuto al mercato non pronto
Il regolamento UE del 2014 imponeva una soglia limite al 2022, che è stata posticipata per diversi motivi. In primis perchè i gas alternativi ponevano problematiche di non semplice soluzione. Ad esempio l’amoniaca fortemente tossica aveva limitazioni per gruppi frigo posti in ambienti frequentati da persone, oppure gli idrocarburi come R290 e R600 esplosivi e quindi impossibilitati all’utilizzo nel mondo dell’automotiv. La C02 ottimo gas, per costi e resa ha il mite notevole di lavorare a pressioni elevate oltre 50 bar e quindi con impianti costosi. Alla fine di derga in deroga si è arrivati a stringere il cerchio e imporre un limite al 2025. Al momento non sembra esserci una omogeneità che porti ad una soluzione condivisa, ogni settore approcerà in ordine sparso.
Quale gas scegliere per gli erogatori d’acqua
Le questioni da prendere in ordine per la scelta del gas sono diverse.
Il rispetto del GWP, ovvio, ma anche in questo caso se la norma prevede il GWP sotto 150, non è detto che bandi o gare pongano un livello più basso, come ad esempio i CMA per i bandi pubblici vien richeisto una soglia infeiore a 15
Il costo del Gas, se un piccolo impianto l’incidenza del costo gas è quasi nulla, una MF10 ha circa 40 gr di gas, per impianti robusti la quantià può essere dieci volte tanto…anche 400 gr
Il rischio esplosivo e di infiammabilità. Le norme pongono una quantità limite in funzione dell’ambiente in cui opera – in funzione del volume del locale e del tipo di areazione e della somma di di tutti i circuiti frigo presenti. L’utilizzo di gas esplosivi come l ‘R290 impone stazioni carica e ricarca complesse con stoccaggio gas separata dall’ambiente produttivo. Questo per evitare ch fiamme libero possano portare a situazioni critiche. Il Gas R1234yf non è esposivo è di bassa infiammabilità e non richiede limitazioni e prescrizioni particolari.
L’intercambiabilità. Un circo frigo con il vecchio R134 non può essere riparato o rigenerato utilizzando gas come R290 o R600 ne tanto meno con C02. Mentre con un Gas come R1234yf posso procedere a riparazione e sostituzione sui vecchi R134
GWS industries tenedo conto di questi fattori ha scelto di utilizzare il GAS R1234 yf perchè è un ottimo compromesso per abbassare i costi di gestione generali anticipando il mondo automotive che si sta muovendo in questa direzione. Attualmente tutta la gamma in produzione può essere acquistata con l’opzione GAS R1234yf. In un breve futuro valuteremo se altre miscele HF0 (idrofluorolefine) presentano caratteristiche tecniche e di sicurezza migliori. L’R1234ze che al momento sulla carta è il migliore deve essere ancora validato dall’esperienza prima di avere un impiego stabile