L’osmosi inversa ferma i Virus ?
Una leggenda metropolitana dura a morire sostiene che l’impianto ad osmosi inversa sarebbe una barriera meccanica capace di fermare particelle con grandezza nell’ordine di 20 miliardesimo di metro, ossia per tutte le sostenza, compresi quindi i microrganismi, con dimensione maggiore della porosità della membrana.
La membrana dell’impianto ad osmosi in effetti ha la capacità di fermare i microrganismi, dai batteri di dimensione micrometrica, sino ai virus di dimensione nano metrica. Il prefisso micro indica una riduzione di un milione di volte più piccolo del metro, mentre il prefisso nano indica una riduzione nell’ordine del miliardesimo.
Membrana ed impianto ad osmosi inversa sono però due cose distinte. Se è vero che la membrana ha la capacità di fermare anche i virus (come l’ultra filtrazione e la nano filtrazione del resto) non è sempre vero che l’impianto non è una barriera assoluta ed esistono dei punti critici da tener presente.
Impianto ad osmosi inversa e regime di funzionamento
Negli impiati idraulici il regime di funzionamento può essere transitorio o permanente. Nel primo caso si tratta di un utilizzo temporaneo o comunque non stabile in cui portata e pressione cambiano nel tempo, mentre il regime permanente presuppone una pressione ed una portata costanti nel tempo. Il regime permanente è quello più semplice da analizzare nei fattori di rsichio, mentre il regime termporaneo pone diverse questioni.
In questo schema si vede in maniera chiara come è strutturata una membrana ad osmosi inversa per impiant domestici
Nella parte cerchiata di verde sono evidenziati gl OR, ossia le guarnizionidi tenuta, che servono da calzamento della membrana nel suo vessel.
Se è vero che la membrana ha una tollerranza di 0.00002 mm, nel caso di queste guarnizioni siamo nell’ordine di 0,1 mm.
Finchè il regime è permanente, con portata abbondante, il fatto che ci sia un mini falla, questa ha poca importanza, l’acqua prodotta è del tutto sana.
Il problema si pone quando il regime è temporaneo e ci sono lunghi fermi macchina. Attraverso questa “falla” passano oltre la membrana eventuali microrganismi presenti.
Accoppiamento Vessel – Membrana
Questo è uno dei punti critici, che associato a prefiltri di bassa qualità porta alla proliferazione batterica a valle della-delle membrane.
Per ridurre questo fattore di rischio, oltre alla buona qualità dei vessel raccomandiamo l’utilizzo di prefiltrazione di buona qualità con adittivi antimicrobici come ad esempio i sali d’argento.
La mancanza di valvola di non ritorno sullo scarto, pone problemi di retrocontaminazione che se associatio ad un regime transitorio può diventare serio. (abbiamo studiato dei connettori con UV C LED come firewall sullo scarto)