I sistemi di filtrazione domestica sono tutti uguali? tu che acqua bevi?
I sistemi di filtrazione domestica sono tutti uguali ?
L’importanza dell’acqua
L’acqua è l’alimento fondamentale per l’uomo. Sana, e in quantità è la bevanda che non solo disseta ma contribuisce a regolare l’organismo con molteplici funzioni.
- Il sudore che evapora sulla nostra pelle serve a regolare la temperatura corporea
- La diuresi è una funzione fondamentale per eliminare le tossine e le sostanze non più utile all’organismo
- L’acqua svolge un importante ruolo di trasporto nel corpo umano dei nutrienti
- Senza acqua non è possibile la digestione
- I sali disciolti nell’acqua possono essere importanti se non fondamentali
Detto questo dobbiamo affermare con forza che ogni organismo umano è un mondo a se, la specie umana composta da una moltitudine di simili non troverà mai un uomo identico ad un altro. Anche nel fabbisogno alimentare e nella nutrizione non è possibile stabilire degli assoluti se non per dire che senza acqua si muore, e questo vale per tutti.
Ogni uomo deve imparare a conoscersi, per sapere quanto bere
La quantità d’acqua che assumiamo e la sua qualità varia molto influenzata da tantissimi fattori.
L’affermazione spesso presente – bere almeno 2 litri al giorno – ha poco senso se presa alla lettera, è importante perché focalizza il tema di bere in maniera sana e sufficiente, ma ha poco fondamento scientifico. L’assunzione dell’acqua avviene attraverso molteplici gesti. Non è solo bevendo che introduciamo acqua nell’organismo. Tantissimi sono gli alimenti che mangiamo che sono ricchi d’acqua. In alcuni casi risulta del tutto evidente, verdura, frutta, yogurt etc… in altri in po meno, ad esempio per ogni Kg di pane che mangiamo ben 300 gr sono acqua.
Acqua presente nel cibo |
La quantità che assumiamo tutti i giorni varia in funzione del clima, dell’attività svolta, dello stile di vita, dell’alimentazione, dell’età. Quando vi sono sintomi di secchezza delle fauci, della pelle, affaticamento dei reni, diuresi faticosa significa che beviamo troppo poco.
Non basta, le acque non sono tutte uguali
Le acqua possono essere ricche o pevere di sostanze disciolte, alcune negative ed altre fondamentali per l’organismo, soprattutto quando la loro assunzione avviene solo attraverso l’acqua da bere.
L’esigenza di utilizzare sistemi di trattamento dell’acqua potabile nasce spesso dalla mancanza di fiducia verso l’acqua che esce dal rubinetto di casa, oppure dalle sue caratteristiche organolettiche non piacevoli. Odore e sapori antipatici, come ad esempio il cloro utilizzato come disinfettante.
L’acqua potabile è una garanzia legale, ossia sappiamo che vi è un valore limite posto oltre il quale l’acqua è dichiarata non adatta al consumo umano. La qualità legale non coincide con la qualità reale, se il limite di legge per i nitrati è di 50 mg/l non è difficile comprendere che berla a 5, 10 mg/l è decisamente meglio.
La composizione dell’acqua di rubinetto presente nel nostro paese varia molto da regione a regione, da comune a comune, persino da quartiere a quartiere. Vi sono acqua ricchissime di sali, con durezze elevate, così come vi sono acque estremamente leggere. Acqua con una presenza significativa di Nitrati (ad esempio zona Nord di Milano) oppure acque senza rischio alcuno.
Osmosi o microfiltrazione?
Per poter rispondere serve sapere come funzionano i due sistemi di filtrazione maggiormente diffusi nel nostro paese.
L’osmosi inversa è un processo chimico fisico per il quale l’acqua di rete viene separata in due distinte tipologie, una ricca di sali, lo scarto, ed una leggera, il permeato. La percentuale tra scarto e permeato dipende da scelte tecniche, generalmente l’acqua osmotizzata contiene tra il 15% e il 10% della quantità di sali disciolti nell’acqua in ingresso. Il sistema osmotico non è selettivo, rimuove la totalità dei sali e delle sostanza presenti senza far distinzione tra sostanze nocive, innocue o utili.
Quasi tutti gli impianti sono provvisti di una valvola di regolazione per miscelare l’acqua osmotizzata con l’acqua di rete. Viene utilizzata dove non ha senso scendere troppo il contenuto salino
L’utilizzo di un impianto ad osmosi inversa è indicato dove l’acqua di rete presenta sostanze nocive che non possono essere eliminate con la microfiltrazione, ad esempio i PFAS oppure dove l’acqua ha un contenuto salino molto elvato, ad esempio oltre i 30-35 gradi francesi.
Microfiltrazione è un sistema chimico fisico basato principalmente sull’adsorbimento delle sostanze nocive su di un letto di carbone attivo, il tutto associato da un filtro meccanico a maglia micrometrica. Spesso lo troviamo associato a debatterizzatori UV – quando i filtri non sono argentizzati- per avere la garanzia che l’acqua in uscita sia priva di carica batterica.
La microfiltrazione non modifica il contenuto salino, rimuove il cloro e le sue sostanze (compresi i sottoprodotti di disinfezione) e migliora le caratteristiche organolettiche.
L’utilizzo di un impianto di microfiltrazione è indicato dove l’acqua di rete non presenta criticità particolari e dove l’acqua ha un contenuto salino non eccessivo.
A ciascuno la sua acqua
Bere non solo disseta, è importante per introdurre o meno nell’organismo i sali minerali che influenzano marcata la nostra salute.
Dimigrarire con l’acqua. A parte le stupide reclam che parlano di acqua che fa dimagrire, è vero che in fase di dieta è necessario stimolare la diuresi, questo per elimanre le scorie presenti nel nostro organismo. Le acque leggere hanno la capcità di stimolare il lavoro dei nostri reni. Le acque osmotizzate povere di sali sono quindi indicate.
I calcoli renali. E’ da sfatare completamente il sillogismo che associa l’assunzione di acque ricche di carbonati di calcio o comunque ricche di sali all’insorgere di patologie di calcolosi. Anzi alcuni studi tendono a mostrare l’influenza positiva della presenza dei sali minerali contro l’insorgere dei calcoli.
Bere poco è una delle cattive abitudini che influenzano la formazione di calcoli renali. L’acqua leggere induce alla diuresi e quindi a bere di più. Quindi Micorfiltrazione se si è già abituati e bere il giusto, Osmosi se si beve poco.
Ipertensione. Il sodio è una delle cause dell’aumento della pressione. Sotto indicazione medica può essere necessaria una dieta iposodica. In questi casi se è presente un addolcitore per migliorare l’acqua di rete è importante associarvi un impianto ad osmosi inversa. L’alta pressione è causa di affaticamento del nostro muscolo principale, il cuore; e causa di ischemia. Va detto ben chiaro che l’ipertensione è una patologia grave e non si risolve con un fai da te casalingo
Osteoporosi. La mancanza di calcio è una patologia grave, non dipende solo dall’alimentazione, ma la carenza di calcio fa la sua parte. Bere acqua povera di calcio aumenta l’incidenza di questa patolgia.
Gli sportivi. Anni fa imperava la moda di bere integratori salini dopo ore di sport. Una moda più e poco più. Dopo una intensa attività sportiva assumere acqua ha lo scopo di reintegrare l’acqua smaltita attraverso il sudore e nello stesso tempo favorire una diuresi che elimini l’acido lattico. Bere acqua ricca o ricchissima di sali blocca la diuresi e NON introduce sali minerali se non in minima parte. Dopo l’attività sportiva è bene bere acqua leggera, se l’acqua di rete è ricca di sali un impianto ad osmosi è indicato.
La disgestione. Bere aiuta la digestione, per chi soffre di acidità di stomaco è meglio utilizzare acque ricche si sali, soprattutto con carbonati. L’acqua leggera non è il massimo. Anche se non si tratta di un trattamento è da sfatare il mito dell’acqua frizzante che crea acidità e gonfiore di stomaco. Anzi sembrerebbe il contrario.
Questi sono solo alcuni spunti di riflessione per scegliere un impianto di trattamento dell’acqua di casa. Migliorarne le caratterisitche organolettiche ed intervenire dove necessario è sicuramente un aspetto importante della nostra alimentazione e della nostra vita