Un metodo empirico per verificare la presenza di biofilm
La presenza di biofilm nei sistemi di trattamento al punto d’uso è indice di scarsa manutenzione. A priori non è detto che ci siano rischi per la salute umana, ma è assai probabile che colonie di batteri patogeni o potenziamente pericolosi vi trovino dimora.
Uno degli obiettivi della manutenzione periodica degli impainti di trattamento al punto d’uso dell’acqua potabile è sicuramente la rimozione del biofilm che potrebbe essere formato nell’intervallo di tempo che corre tra una manutenzione e l’altra.
In un recente articolo pubblicato nella nostra periodica news letter abbiamo scritto in merito alle procedure di sanificazione indicando il migliore prodotto base tra quelli esistenti – Leggi l’articolo–
La verifica della corretta manutenzione
Dopo la manutenzione periodica sorge sempre il dubbio se questa, sia stata efficace e sufficiente. Dal semplice colore dell’acqua o dal suo sapore poco possiamo dire. Serve una analisi batteriologica e serve controllare nello specifico la carica a 22 °C. LA sua presenza è indice di presenza di biofilm, una matrice polimerica che protegge e alberga le colonie batteriche.
Fare l’analisi batteriologica è facile da dirsi, ma non è così immediata. Conenitore sterile, prelievo con tutte le precauzione, conferimento al laboratorio, tempo di incubazione etc..
Un metodo emprico sviluppato presso WTS
il concetto è abbastanza semplice: il biofilm se presente, reagisce con gli elementi ossidanti del prodotto introdotto per la sanificazione. diminunedo la capacità ossidante del prodotto stesso.
Quindi se per esempio introduciamo una soluzione di perossido di idorgeno all’interno dei condotti e dopo un tempo x la concentrazione di perossido non scende è lecito supporre che non vie è materiale organico al suo interno.
Con le cartine tornasole che indicano la concentraione di Perossido possiamo fare diversi test. E’ sicuramente utile verificare la variazione di colore, tra ingresso e uscita dopo un tempo di contatto di 12/15 minuti e metterlo a confronto con un successivo lavaggio, se nel secondo non vi è variazione di colore tra ingresso e uscita è lecito pernsare che non vi sia più presente il bio film.
E’ sicuramente un metodo emprico, che va di pari passo con il controllo visivo della presenza di sostanze solida in sospensione, ma che è utile per capire se si è operato nella giusta direzione o meno